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Il Museo dei RRicordi


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I modelli della Rivarossi nelle nostre foto e nei nostri ricordi



Questa nuova rubrica del Museo vuole ospitare i contributi
di tutti i WebSoci di Pescaraferr che vogliono condividere
con noi i loro ricordi sotto forma di un articoletto o anche di poche righe.

Cominciamo con Ferruccio
 

Un piccolo catalogo può generare una grande passione.

 


Non credevo che un "cataloghino" di poche pagine, datato
'59, potesse sviluppare
una passione così grande da essere ancora viva a 50 anni di distanza.

Quello che oggi guardo con occhio da pensionato, contento e soddisfatto,
è stato per me fonte di sogni prima, di passione poi, di insegnamento di senso pratico, di manualità e di impegno mentale ora.

Quante volte ho sfogliato queste poche pagine, quante volte mio nonno, ufficiale di marina, mi raccontava i suoi viaggi per mare, mentre io sentivo passare il treno nella vicina linea ferroviaria di Cremona.


Purtroppo il mio papà era "partito", ma per sempre, quattro anni prima e così è stato il nonno che mi ha insegnato a fare le autocostruzioni col cartoncino e con  i listelli di legno recuperati dalle cassette di frutta del vicino fruttivendolo.

Era il nonno che mi portava a viaggiare con la fantasia, ed io sognavo il treno che, a causa della nebbia, faceva scoppiare i petardi posti sui binari per segnalare il suo arrivo al casellante del vicino passaggio a livello-

Così il Natale successivo ricevetti in regalo dal nonno un pò di binari e da mia mamma quel locomotore da manovra Badoni diesel A BL/R a 3.200 lire, ma già predisposto per la commutazione della linea aerea avendo la RR in "Catalogo dei ricambi" 
il pantografo.

Ma come avvenne la scelta del locomotore italiano invece del A A/R a 3.600 lire? 
Mah ?

E si che il mio amico aveva già materiale RR in stile americano. Belli quei vagoni merci e quelli di coda!! E che dire dei vagoni passeggeri della Santa Fe, della Baltimora & Ohio, con i carrelli molleggiati e con le molle vere !!!!!!  Stupendi !!
 

RivaRossi era, ed è, un mito per me, e quando ero vicino al negozio di giocattoli che vendeva anche modelli ferroviari, andavo di corsa a vedere se c'era qualche novità.


E li, nella vetrinetta centrale c'era il 428 in tutta la sua bellezza, in tutta la sua maestosità, in tutta quell'insieme di potenza.

Ma .... costava ben 9.900 lire. Quante "paghette" da risparmiare ? Troppe.!

Non ce la farò mai, pensavo .


MAI dire MAI, diceva quel filosofo ( ?? ), mentre un altro diceva: "Ottimismo ci vuole nella vita".

E in effetti, quarant'anni dopo, alla Borsa Scambio di Novegro, l'ho trovata a 100.000 lire.

Acquistata subito, provata ( che bel rumore !!!!!! ), ed ora ...... eccola là in vetrina.  

 VF 

 

 

 

 

 
 

Continuiamo con Adolfo

Come è iniziata la mia passione per il modellismo ferroviario, in particolare per i modelli Rivarossi in scala 1/80



Tutto è iniziato nel 1959 ed avevo quattro anni, per la befana di quell’anno mio padre mi

 e si regalò lo start set della Rivarossi con un ovale la cui immagine è sopra riportata.

Ricordo indelebile perché fu un’azione ben congeniata da parte di mio padre che,

complice un suo amico, fece posare la scatola sul bordo di una finestra del cortile interno

dell’allora abitazione sita al piano terra, fece bussare alla finestra a simulazione della

Befana che era passata a lasciare il regalo.

Immaginate lo stupore e la felicità aprire la finestra e trovare tale regalo inaspettato.

Ancora oggi, dopo 58 anni, questo ricordo mi commuove; tutto è iniziato da li, da allora

ho sempre giocato con questo trenino per poi ampliare il tracciato ed il parco rotabili.

Unico cruccio non aver mai potuto realizzare un plastico per motivi logistici.

Ancora oggi conservo gelosamente dal 1959 , funzionante e un po’ rielaborata, la

locomotiva di fantasia denominata dai modellisti “calimero o pinocchio” immaginata e

realizzata da Rivarossi.



Un saluto.
Adolfo

 

 
 
 


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