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Come rilevare le quote principali da una fotografia - II
 

Visto che dietro questa Rubrica c'e' un 'Laboratorio' passiamo a vedere cosa accade nella realtà e quali problemi potreste incontrare.

 

Innanzitutto cercate sulle varie pubblicazioni o in Rete una foto del prototipo che volete realizzare;
per un buon risultato finale è bene che la prospettiva non sia né troppo poca né troppo forzata
( vedremo più avanti che cosa significa ).

Se possedete uno scanner fate la vostra brava scansione e poi stampatela in modo che occupi un foglio A4;
se non possedete scanner fate o fatevi fare una buona fotocopia ingrandita al punto giusto.

Prima di cominciare e' necessario possedere un tavolo con un ripiano abbastanza ampio, una o due righe metalliche piuttosto lunghe, un paio di squadre, matita e compasso nonché una provvista di fogli A4 e del nastro adesivo, meglio se del tipo per disegno tecnico.

Possono essere utili alcuni pennarelli a punta fine.

In mancanza del tavolo può andar bene una parete libera o alle bruttissime il pavimento; in mancanza del compasso può andare un chiodo e uno spago, ma poi non cercate le tolleranze al centesimo !

Con il nastro adesivo collegate fra loro, dal retro,  la vostra copia e più fogli fino a formare una specie di T.

Come incominciate a cercare i punti di fuga di cui si è parlato prima capirete di quanti fogli avete bisogno :
a fotografie piccole corrispondono minor numero di fogli e minor precisione; cercate un compromesso.

Eseguite passo passo le operazioni descritte in precedenza; vedrete che nella maggior parte dei casi una singoila riga non basta a trovare il punto di fuga per cui, con reminescenze scolastiche,  utilizzate le due righe in questa maniera.

Le righe in alluminio di una certa dimensione sono piuttosto costose per cui potreste arrangiarvi con dei profilati di alluminio di sezione opportuna, previa verifica che siano effettivamente rettilinei.

Già arrivati a questo punto vi renderete conto se la vostra foto è adatta o meno: se le distanze fra i punti di fuga risultano enormi, cambiate foto; viceversa se sono troppo brevi non avrete alcuna precisione nel ricercare le varie quote.

Per trovare i punti M1 e M2 del capitolo precedente avreste bisogno di un compasso enorme; in mancanza di un tale attrezzo potreste misurare con le due righe la distanza da V1 a C e poi riportarla sulla V1-V2 con la massima accuratezza possibile, oppure costruirvi un compasso con un chiodo da puntare in V1, un pezzo di spago lungo il necessario ( da V1 a C per esempio ) e un mozzicone di matita. Se non avete una mano superferma però la precisione è veramente bassina. 

Dopo aver definito tutti i punti principali la ricerca di una nuova quota diventa banale; ci vuole solo allenamento.

Dopo un pò avrete tracciato tante di quelle righe che non vi raccapezzerete più; per semplificarvi la vita marcate, ad esempio, con un pennarello rosso tutte le righe proiettate da un punto di fuga e con un pennarello verde quelle proiettate dall'altro; i punti di costruzione marcateli in blu.

 

Se avete tempo e pazienza e capacità potreste, una volta trovate le quote principali realizzare da voi il vostro disegno a più viste utilizzando la fotocopia del figurino, riga e squadra.

Poichè in realtà, però, per costruire un modello le quote necessarie non sono tantissime, potreste tenere a portata di mano quello che abbiamo realizzato finora per prendere una nuova quota ogni volta che ci occorre.


Nozioni di base sul disegno tecnico potete trovarle nella Rubrica " In diretta dal Bollettino FIMF"

         L.A