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Uso degli attrezzi per fermodellismo -II     N. 71 Gennaio 74
 
Accessori di normale dotazione
Essi sono illustrati nella fig. 2:

a) n. 2 punte ad estremità conica;
b) colonna per la trasformazione in trapano o in fresatrice;
c) dispositivo per la mola;
d) vite scanalata (per il fissaggio del disco menabrida o del mandrino autocentrante alla slitta M;
e) brida.
 

Alcune norme di disegno tecnico

Poichè nel seguito dovremo spesso far ricorso a disegni tecnici e il nostro discorso è rivolto a chi tecnico non è, torna qui opportuno illustrare alcune norme che stanno alla base del disegno tecnico.
Innanzitutto è da dire che in questo tipo di disegno assai raramente la rappresentazione è in prospettiva,
cioè in quella veste che risulta evidente per chiunque. In questo campo conviene sacrificare l'evidenza all'utilità. Pertanto la rappresentazione tecnica degli oggetti (i cosiddetti pezzi) si giova del metodo delle proiezioni ortogonali (non spaventatevi!), che consiste nel disegnare il pezzo come appare da diversi punti di vista e come dimostra la fig. 3.


Si noti che si passa, da una proiezione all'altra mediante un'opportuna rotazione del pezzo (sempre di 90°)

Poiché il tempo è... danaro, si cerca di rappresentare il pezzo col minimo numero di proiezioni indispensabile. Normalmente si ricorre alle tre proiezioni principali: prospetto o vista, profilo e pianta, che corrispondono rispettivamente alle proiezioni A, B ed E della fig. 3. Si può limitare la rappresentazione a due sole proiezioni, o anche ad una sola, purché il pezzo risulti rappresentato in modo chiaro e completo. La proiezione principale (vista) deve essere quella che presenta il pezzo nel modo più significativo.
 

 

Altra norma del disegno tecnico è quella di indicare con linea tratteggiata le eventuali parti interne. Con linea a tratto e punto si definiscono, invece, gli assi di simmetria del pezzo. Nella fig. 4 compaiono, nell'ordine:
1) la rappresentazione di un pezzo cilindrico pieno mediante il prospetto e la pianta con la necessaria quotazione, dalla quale deduciamo che il pezzo ha l'altezza di 25 mm e il diametro di 15 mm (nei disegni tecnici le quote sono sempre espresse in mm);

2) la rappresentazione del medesimo pezzo col solo prospetto: l'aggiunta del segno (25 alla quota 15 dice che si tratta di una quota-diametro (.e quindi il pezzo è cilindrico);
.
3) la rappresentazione di un pezzo cilindrico cavo: diametro di 15 mm, altezza di 20 mm, foro assiale del diametro di 12 mm; come si vede, il solo prospetto sarebbe sufficiente per la rappresentazione completa del pezzo;

4) la rappresentazione del medesimo in sezione, cioè come si vedrebbe se fosse tagliato con un piano contenente l'asse di simmetria e la parte anteriore fosse stata asportata.

Dal periodico Bollettino FIMF, per concessione del Consiglio direttivo FIMF
www.fimf.it